La scelta rimane tra il XX e il XXIX. Indovini o Falsari? Il verso che Federico legge dopo aver estratto la scheda dall’urna ministeriale recita: Vedi Tiresia che mutò sembiante.
Non sarò l’unico a ricordare che l’anziano ipovedente figura tra i massimi esponenti del partito divinatorio della letteratura antica.
Così abbiamo dato materia al ventesimo canto, unico luogo a nominarsi da solo in quanto posizione all’interno del poema, nonché unici dannati a non aver la possibilità di proferir parola vista la condizione del collo che si avvolta strozzando ogni voce (Zitti e buoni – Maneskin).
Il volto rivolto indietro impedisce loro di veder davanti, esplicito contrappasso escogitato dal giudizio divino verso chi volle predire il futuro per piegarlo alla volontà umana.
Piazzati nella quarta bolgia dell’ottavo cerchio, Virgilio nomina quasi una decina di dannati tra i quali spicca colei da cui prese il nome la città natale del poeta antico, la stregonessa Manto. Nel descrivere la fondazione di Mantova, Virgilio la prende molto larga partendo dai fiumi che riempiono il lago di Garda da cui esce il Mincio che s’impaluda nella valle che Manto scelse per condurre le sue arti; non fondò lei la città, ma a lei dedicarono la fondazione per aver eletto quel pantano a residenza (Il libro del mago – D. Van De Sfroos).
In chiusura di canto ci vengono indicate alcune donne che lasciarono il loro posto nel modo per studiare le arti magiche. Giudizio forse un po’ duro secondo l’odierna sensibilità, segno che potremmo scoprire un inferno pieno di brave ragazze (All the good girls go to hell – Billie Eilish).
Questa era l’ultima estrazione, prossimo mercoledì il XXIX dei Falsari prima dell’ultimo canto luciferino.
HELL O’ DANTE
Tutti i Mercoledì ore 21:30
Al Cecchi – Piola oltre frontiera
Via Antonio Cecchi, 17 TORINO
Info e Prenotazioni 328 606 2118