GUGLIELMO DA VOLPIANO… ALL’EUROPA
Abate piemontese vissuto a cavallo dell’anno Mille, Guglielmo entra di soppiatto nella storia del nostro continente e la sconvolge.
Le sue rivoluzioni partono da una riorganizzazione della Regola dell’ordine benedettino per il quale ha fondato e riformato più di quaranta monasteri ricoprendovi il ruolo di abate, dal celebre e ormai perduto monastero di Cluny fino al leggendario Mont-Saint Michel, intervenendo attivamente anche nella riprogettazione architettonica così come nella struttura musicale dei cori monastici.
La sua vita e le sue opere ci sono testimoniate dal suo discepolo Rodolfo che sarà anche il narratore di questa storia quasi dimenticata.
Poco votato alla vita monastica, Rodolfo trova compimento più nello studio che nella preghiera e dopo la stesura di una storia d’Europa sarà assunto quale biografo dell’abate Guglielmo da Volpiano.
Durante lo spettacolo sarà proprio Rodolfo che ci condurrà in un mondo lontano i cui echi possiamo sentire ancora netti se soltanto tendiamo l’orecchio con un po’ d’attenzione. A sostenere la narrazione occupa il suo spazio una loop-station, macchina musicale con cui Rodolfo tenterà di riprodurre i primi tentativi di polifonia del suo tempo.
Poche ma pesanti sono le parole che Guglielmo ci ha lasciato, dirette non solo a fedeli e confratelli, ma anche a papi e sovrani, tanto che la sua presenza presso le corti e la Santa Sede c’induce a pensare che abbia anche plasmato la storia dell’Europa.