Non si sottolinea mai abbastanza quanto Dante ritenesse che il modo migliore per elevare la propria anima fosse attraverso lo studio della scienza. Ma del resto, per un fervente cattolico come lui, indagare la manifestazione fenomenologica di ciò che ci circonda non era che la via più diretta per avvicinarsi a Chi tutto aveva creato.
Ma ancor meno si evidenzia il carattere visionario di un’opera che nei suoi cento canti non manca di affascinarci sventagliando immagini che vanno dal fantasy al fantascientifico (non ditelo in giro per carità).
Sì, perché nel XVII canto dell’Inferno, in groppa a quella fiera orribile, sozza immagine di froda che tutto il mondo appuzza, denominata Gerione, Dante offre una dettagliata descrizione di ciò che l’uomo fino ad allora non aveva che fantasticato senza mai averne avuto esperienza:
il volo!
Spazio Dilà
Venerdì 1 Aprile – Ore 21:30
Corso Regina Margherita, 154 – TORINO
Prenota qui ➡ https://bit.ly/3HYvIah e poi acquista il biglietto all’ingresso. Posto singolo: 8€